dimanche 30 mai 2010

Bucaneve, pino, faggio, acero, coda di topo, la Veronica Campiclarensi, la Barba di Bosco, l'Erba Medica

Biodiversity in Molise



Che cos’è esattamente la biodiversità?

La parola biodiversità viene dalla combinazione delle parole “biologico” e “diversità” e rappresenta tutte le varietà di vita sulla terra. Non solo le differenti specie vegetali o animali (es. cani e mele), ma anche le variazioni all’interno di ogni specie (es. cane segugio e mele deliziose). Essa costituisce una ricchezza naturale della terra e la base della vita del genere umano.

Il Molise, antica terra del Sannio, presenta un paesaggio naturale di suggestiva bellezza ed ancora in buona parte intatto. Il suo habitat è favorevole allo sviluppo ed al mantenimento della flora e della fauna.

Bucaneve















Acero











La Veronica Campiclarensi














La barba di bosco













L'Erba Medica
FLORA
La flora molisana presenta molte varietà e in base alla zona si trovano diverse vegetazioni.
La fascia costiera accoglie la tipica vegetazione litoranea adriatica che comprende:

ERBA MEDICA, detta anche “alfa-alfa”, deriva dall’arabo “al-fa-fa” che significa “padre di tutti i cibi”e appartiene alla famiglia delle “Leguminosae”. E’ una pianta erbacea perenne, ha un sistema di radici estremamente profondo che le permette di attingere a sostanze nutritive dal profondo sottosuolo che sono normalmente non disponibili ad altre piante.
CODA DI TOPO (Phleum pratense), pianta di origine centro-americana. Appartiene alla famiglia delle “Graminacee” ed è più comunemente chiamata “Erba Timotea”. Produce ampi cespi costituiti da sottili fusti allungati di colore verde chiaro, ricoperti da sottili spine giallastre. In primavera sulla parte bassa dei fusti sbocciano vistosi fiori di colore rosato a cui seguono piccoli frutti tondeggianti contenenti semi scuri.
I boschi litoranei sono rari: l’unica pineta costiera di alto pregio ambientale e naturale si trova presso la marina di Petacciato e di Montenero di Bisaccia.
- Il PINO (Pinus), appartiene alla famiglia delle “Pinacease”. E’ una conifera sempreverde, a crescita abbastanza rapida. Ha fusto eretto con corteccia rossastra. Le ramificazioni partono soltanto nella zona sommitale del fusto, dando origine ad un’ampia chioma tondeggiante, che nel tempo assume una caratteristica forma ad ombrello; le foglie sono aghiformi di colore verde grigiastro. Le infiorescenze maschili sono piccole e di colore giallastro; quelle femminili sono costituite da grandi pigne verdi.
- Sui monti del Matese è presente anche il PINO NERO, tipico dei climi rigidi e inospitali che si differenzia dal Pino verde per la corteccia grigio-ner e il colore delle foglie grigio-brunastre con sfumature nere.

La zona montana è ricca di vegetazione. Sulle montagne intorno a Campochiaro vive spontaneamente, e solo in questo luogo, la “VERONICA CAMPICLARENSI”.

Più in alto tra i 1300 e i 1550 metri si trovano stupendi boschi, come le abetaie di Agnone, Capracotta, Monte di Mezzo e Pesche. In esse si possono trovare esemplari di abete bianco, tipico dei Monti dei Matese ed un tempo frequentissimo.

- L’ABETE BIANCO (Abies alba) appartiene alla famiglia delle “Pinaceae”. E’ soprannominato il “Principe dei boschi” ed è una conifera sempreverde che ama l’umidità e i terreni freschi e profondi. E'alto fino a 40-45 metri con chioma primordiale di colore verde-blu cupo, negli esemplari giovani, mentre negli adulti (dopo i 60-80 anni) si forma un appiattimento definito “nido di cicogna”, in quanto la punta principale ferma la crescita e i rami continuano a svilupparsi fino a formare una concavità. E’ un albero “monoico”, cioè presenta sia fiori maschili che femminili distinti e separati, ed è molto longevo: può raggiungere, infatti i 600 anni di età. Quando è giovane può restare sotto copertura anche per 30 anni, con conseguente malformazione del fusto, mentre allo stato adulto ha la necessità di vegetare in piena luce. Le foglie sono costituite da aghi appiattiti e rigidi con la punta arrotondata non pungente.
Sui 1900 metri troviamo i faggeti che vivono e vegetano in clima particolarmente umidi e nebbiosi che danno vita a boschi bellissimi come la “MONTAGNOLA” di Civitanova del Sannio, dove il faggio domina incontrastato.

Il FAGGIO (Fagus) può raggiungere i 40 metri di altezza e un diametro fino ad oltre un metro e mezzo. Un magnifico esemplare di circa 40 metri di altezza e una circonferenza di 2,5 metri si trova sulla montagna di Miranda.

L'abbondante lettiera presente in faggeta svolge un'importante azione termoregolatrice: durante l'estate mantiene umido il suolo impedendone l'essiccamento, mentre d'inverno lo protegge dal gelo. Inoltre, decomponendosi grazie all'azione di insetti e microrganismi, contribuisce ad arricchire il terreno di humus. Dai rami dei faggi pendono inoltre, abbondanti ciuffi di "BARBA DI BOSCO" (Usnea florida), un lichene tipico di questo ambiente dell'Appennino.
ACERO DI LOBELIUS (Acer lobelii) è un acero raro, tipico dell’Italia centro – meridionale collinare e montana (700 – 1700 m). Albero deciduo, con portamento stretto e colonnare. I rami giovani sono coperti di pruina blu biancastra, poi diventano verdi. Le foglie, lunghe 6 – 12 cm, hanno cinque lobi ondulati, sono appuntite, lucide, lisce e poco dentate. Nella parte superiore sono di colore verde scuro, più chiare sotto. Lo stelo reciso emana linfa lattiginosa. I fiori, eretti a grappoli, sono giallo – verde, mentre i frutti presentano ali verdi (samare).

ACERO MONTANO (Acer pseudoplatanus L.); è una pianta decidua dall’alto fusto, che può raggiungere anche 25 – 40 m di altezza e un diametro del tronco di 3,5 m. La chioma è ampia e la corteccia, prima grigia poi rossastra, tende a distaccarsi a grandi placche. Il frutto è a doppia samara.

ACERO RICCIO (Acer platanoides); è una pianta che raggiunge l’altezza di 20 m. La chioma è composta da foglie decidue palmate a cinque lobi dentati e poco profondi. I fiori sono di colore giallo – crema e i frutti sono samare ad ali divergenti.

SORBO DEGLI UCCELLATORI (Sorbus aucuparia L.) il suo nome deriva dal fatto che le sue bacche sono apprezzate dalla piccola avifauna migratoria e l’albero viene utilizzato per appostamenti di caccia. Essendo una pianta adatta a climi freddi, nell’Italia meridionale si trova a partire dai 500 / 600 m.

CILIEGIO SELVATICO (Prunus avium) la pianta si riconosce grazie a delle ghiandole nettarifere situate alla base delle foglie caduche e oblunghe. Può raggiungere anche i cent’anni di vita, la sua corteccia tende ad esfoliarsi e i fiori bianchi sono disposti in piccoli gruppi. I suoi frutti carnosi sono le ciliegie, possono essere dolci o acide.

PERO SELVATICO (Pyrus piraster) è un arbusto alto fino a 6 m. Ha rami grigi, spinosi, con foglie alterne. I fiori sono bianchi e riuniti in ombrella in numero di 8 – 12. I frutti sono rotondi, aspri e di colore giallo – bruno.

Il MELO SELVATICO (Malus sylvestris L.) è un arbusto che in condizioni ottimali può anche superare i 10 m di altezza. La corteccia è grigiastra. È spesso confuso con il pero selvatico ma si differenzia da quest’ultimo nel colore dei suoi fiori. Nel pero selvatico, infatti, i fiori sono bianchi, nel melo selvatico, invece, essi sono bianchi ma con sfumature rosa. Il frutto è duro e asprigno.

Il PRUGNOLO SELVATICO (Prunus spinosa L.) è un arbusto spinoso alto fino a 4 m. I fiori sono bianchi, con frutti tondi di colore blu.

Nel sottobosco della faggeta sono presenti molte specie a fioritura precoce, quali:

ANEMONE GIALLA (Anemos) che appartiene alla famiglia delle “Ranunculaceae”, il suo nome deriva dal greco e significa vento, forse perchè vive in luoghi esposti al vento. E’ una pianta erbacea perenne con fiori a forma di calice di un bel colore giallo dorato, cresce nei boschi di latifoglie (soprattutto faggete) e nelle radure. Fiorisce in primavera prima che i boschi che la ospitano diventino ombrosi per la crescita delle foglie.
AGLIO ORSINO (Allium Ursinum) appartiene alla famiglia delle “Liliaceae”. E’ una pianta bulbosa, erbacea, perenne, con fiori bianchi e foglie larghe, delicate e setose dall’odore pungente di aglio.

La fioritura del BUCANEVE ( galanthus nivalis) preannuncia la primavera

Altre specie diffuse sono
IL CIAVARDELLO (Sorbus torminalis); la pianta predilige suoli freschi e ricchi di humus. Le foglie lobate assumono una tipica colorazione porpora in autunno. I fiori raccolti in una specie di ombrella sono bianco – crema. I frutti sono pomi dal sapore acidulo, di colore marrone, ricercati da uccelli e commestibili.

Il BIANCOSPINO (Crataegus monogyna); è un arbusto molto ramificato e dotato di spine. Il fusto è coperto da una corteccia compatta e grigia. I petali dei fiori sono di colore bianco – rosato.

Il SORBO (Sorbus) può essere un arbusto, un alberello o anche un albero. Le sue foglie hanno la pagina superiore color verde scuro, mentre quella inferiore color argento. I fiori sono bianchi mentre i suoi frutti, ovoidali o rotondi, si presentano rosso – arancio quando maturano.

La ROSA CANINA (Rosa canina L.); è una rosa spontanea, antenata delle rose coltivate. I suoi fiori hanno grandi petali rosati ma poco profumati. I frutti sono carnosi e colorati in modo vivace.

Rara ed affascinante è la SCARPETTA DI VENERE (Cypripedium calceolus), un’orchidea che è possibile trovare nelle aree protette.
A questa flora così varia è legata la fauna che, anche se ha perso il suo carattere originario, ancora è viva.

mardi 25 mai 2010

Journée mondiale de la biodiversité.


A l’occasion de la journée mondiale de la biodiversité, notre groupe de travail a préparé une exposition qui est actuellement visible dans nos couloirs et le sera durant 15 jours.






Un arbre représente la biodiversité humaine avec sa grande variété de langues


Un montage audio visuel nous permet d’admirer de magnifiques photos d’insectes

Un aperçu des insectes du montage. (Photos Mathieu Capdeville)


Tout a côté un terrarium que nous avons construit et qui fonctionne en autonomie nous permet d’observer quelques invertébrés (cétoines, cloportes, myriapodes…)



Les écosphères que nous avons construites dernièrement sont également exposées


Une collection des meilleures affiches réalisées par les élèves sur le thème « Biodiversité 2010 »


D’autres sont suspendues dans le couloir



La biodiversité expliquée en 15 panneaux, ce quelle nous offre, ses problèmes, ce que nous devons faire..


C’est aussi l’occasion d’exposer notre travail Comenius sur ce thème.



Une écosphère naturelle est également exposée. En fait íl s'agit de galles de chênes qui donneront naissance à des centaines d'insectes. Ici le panneau qui nous permet de comprendre.
 

Et là, au naturel....ce qui nous a valu avec les premières chaleurs une éclosion en règle.

dimanche 23 mai 2010

Conteneurs d'huile à Bilbao


On installe 95 conteneurs pour récuperer l'huile usée.

L'huile sera traité de manière a pouvoir l'utiliser comme un combustible biodiesel.
La mairie a pour objectif de transformer Bilbao en une ville écologique, pour cela ils ont installé 95 conteneurs (oranges) pour pouvoir recycler l'huile végétal doméstique usé,
ils ont une contenance de 900 Litres.
Avec cette méthode on a déjà ramassé 12.500 Litres d'huile usée par mois.
Jusqu'a présent on ramassez l'huile dans des camions qui passaient dans le villes tout les 15 jours.


1 litre d'huile peut contaminer près de 1.000 Litres d'eau, il faut donc faire attention et eviter de jetter l'huile dans le lavabo ou dans les toilettes.

Je vous laisse avec quelques images:










dimanche 9 mai 2010

Symposium - Alternative energy

ALTERNATYWNE ŹRÓDŁA ENERGII

Sympozjum na temat „Alternatywnych źródeł energii” odbyło się 12 kwietnia 2010r.



Ze względu na żałobę narodową program tego spotkania został zmieniony. Zgromadzeni uczcili minutą ciszy ofiary katastrofy lotniczej, nie było braw, zrezygnowano również ze śpiewania piosenek i recytowania wierszy. Sympozjum ograniczyło się do wygłoszenia referatów, wystąpień zaproszonych gości oraz dyskusji.



Uświetnili je swoją obecnością zaproszeni goście Naczelnik Wydziału Ochrony Środowiska Dzielnicy Żoliborz pan Robert Milej, radna pani Godlewska, doradca metodyczny w zakresie edukacji środowiskowej pani Maria Rowińska oraz pani Marta Kałużyńska z Fundacji Nasza Ziemia, przedstawiciele rodziców.



W sympozjum wzięli udział przedstawiciele uczniów Szkoły Podstawowej nr 68 oraz Liceum Ogólnokształcącego nr 1. Zwycięzcy konkursu na referat „Alternatywne źródła energii” zaprezentowali przygotowane przez siebie prace. Zgromadzeni wysłuchali referatów na temat energii geotermalnej, elektrowni wodnych, energii słonecznej oraz biogazu. Autorzy referatów zostali nagrodzeni przez Dyrekcję Szkoły i Prezydium Rady Rodziców. Pierwsze miejsce w konkursie zajęli Kamil Antosiewicz z kl. IV b i Krzysztof Barański z kl. VI b.













Głos zabrali również zaproszeni eksperci panie Maria Rowińska i Marta Kałużyńska. Panie odpowiadały również na pytania zadawane przez zgromadzonych.
Sympozjum towarzyszyły wystawy prac plastycznych i fotograficznych Jak chronię moje środowisko, moją planetę?, książek o tematyce ekologicznej oraz książek wykonanych przez dzieci.











Była to bardzo udana impreza. Zaproszeni goście podkreślali wysoki poziom przygotowanych przez dzieci opracowań.

samedi 8 mai 2010

Next activities, a concluding students’ report on “Energy and Environment” in Italian


A recent study has been started on the premise of the great importance played by
Bio-diversity and the respect for environmental peculiarities.
The students, subdivided into smaller groups, have started the following research activities:
Bio globe : studying a mini eco- system
An eco- system can survive for long time if pollution, human activity or any other contacts with the external environment don’t interfere on it.

Paper recycling
Reams of recycled paper will be used to make photocopies for tests and class works.

Jumbled sale
A charity sale will be held at school during the “Majorana day”. All the students and parents will bring old junks that will be sold to the visitors. The income will be allocated to AIDA ( association for the protection of deserted pets)

Plastic caps collecting
The students will collect the plastic caps to make curtains to be used at school ; besides they will create a patchwork with old clothes.

In cooperation with The University of Molise our students will take part in the convention concerning the world day of Biodiversity that will take place on the 4th June in Isernia .


Conclusione

I Cittadini dei Paesi industrializzati stanno subendo , con una certa sofferenza , le conseguenze negative dello spreco di energie fatto in passato dall’uomo a causa dei bassi prezzi delle diverse fonti energetiche. Non si è mai accorto dei danni che stava provocando o della limitatezza delle fonti energetiche, che andava consumando, grattando qua e là e riempiendo di buchi la superficie terrestre. Con la probabile fine del petrolio ha capito che rischia di rimanere a secco ma intanto nei paesi industrializzati continua a consumare spesso anche in modo irresponsabile , solo in parte preoccupato , perché spera che sarà trovata comunque una qualche soluzione nelle fonti alternative. Intanto ai quasi due miliardi di consumatori spreconi dei paesi ricchi , stanno per aggiungersi più di altri quattro miliardi di consumatori poveri e assetati di paesi come Cina e India , che avviano il loro sviluppo economico basato sui consumi prevalenti di carbone, con cui inevitabilmente aumenterà l’inquinamento del pianeta. Bisognerà evitare che questi paesi adottino modelli di sviluppo sconsiderati come quelli usati finora da noi in Occidente. Per limitare l’aumento della pericolosità dell’emissione di CO2 è stato tentato un accordo con il protocollo di Kyoto che non ha dato risultati. I paesi ricchi non sono disposti a rinunciare ai consumi per il loro benessere e i paesi poveri non possono rinunciare al loro sviluppo. Non si può chiedere loro di fermare la crescita , ma i paesi industrializzati possono fornire le tecnologie per i risparmi energetici, per disinquinare , per abbattere l’emissione di CO2. Si può anche finanziare la ricerca delle tecnologie per le fonti alternative che non vengono ancora sviluppate abbastanza . Gli scienziati ed esperti prevedono un prossimo futuro di 10-20 anni ancora dominato dagli idrocarburi fondamentalmente petrolio. Fra 20-30 anni si prevede una forte crescita di fonti alternative , tra cui il solare che manda sulla terra gratis ogni giorno una quantità di energia milioni di volte superiore a quelli che sono i consumi mondiali. Le fonti che la natura ci offre gratuitamente come il solare e l’eolico , una volta installati gli impianti , si ripagano da sole in breve tempo con la scomparsa della bolletta. I governi dovrebbero prevedere e finanziare le ricerche sulle fonti energetiche sicure e pulite , per ridurre le emissioni di anidride carbonica e per anticipare i tempi di utilizzo delle energie alternative.

FORUM on the 5th of May 2010 Isernia





Introduction
To make our students more aware of the dangers threatening our environment they are asked to watch a video “ Scuola e Natura” sponsored by the “Ministero dell’Istruzione , dell’Università e della Ricerca” and “Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare” about Energy and Environment .
After that they are invited to express some opinions of theirs and the possible solutions to stop people from keeping destroying our planet .
Here there are some statements : “ What can we do now ? It isn’t our fault if our grandparents , ancestors have behaved that way !”
“ Anyway if we haven’t been responsible so far , now without blaming the previous bad habits of our great-grandparents we must think about what we can actually do.”
“We only can do very small daily actions”
“But they are very important even if they seem to be insignificant” !
The Daily Saving is important : switching off the lights , turning down the temperatures of the radiators ( central heating system at school ) , replacing the normal electric bulbs with the ones at low energetic consume, never leaving in stand-by all the electrical devices or household appliances… and so on . If we multiply our ingenious devices for billions of buildings in many cities all over the world , the energy saving - the money saving will equal a large amount of money . The saving is seen not only from an economical point of view, but it will be mainly ecological , because the emission of Carbon dioxide (CO2) into the atmosphere will be reduced a lot.

mercredi 5 mai 2010

ÖĞRENCİLERİMİZİN PROJEMİZLE İLGİLİ YAPTIĞI PANOLAR.
GÖZDE GÜRSOY,ÖZGE KUNTER, GİZEM YARDIM
MERVE AKÖZ,DUYGU DERELİ,HAVVA UYSAL,MERVE ŞİMŞEK,EBRU ATEŞ,ALİ YILDIRIM,MERVE EKTİ ,ŞEYDA TARLACI,
Bütün öğrencilerimize teşekkür ediyorum